Situato nella vibrante città di Tirana, il Museo Nazionale di Storia rappresenta una tappa fondamentale per chiunque desideri immergersi nella ricca e complessa storia di questo affascinante paese.
Il museo storico nazionale albanese (Tirana) offre un viaggio affascinante attraverso le epoche, dalle antiche civiltà dell’Albania preistorica e classica, fino alla formazione dello stato moderno e agli eventi più significativi del XX secolo.
Museo Nazionale di Storia, Tirana
Il Museo Storico Nazionale (in albanese: Muzeu Historik Kombëtar) a Tirana, Albania, detiene il titolo di essere il museo più grande dell’intero paese. Nelle immediate vicinanze, a soli 9 minuti a piedi è possibile scoprire il Museo Archeologico Nazionale di Tirana assieme al Museo di Scienze Naturali Sabiha Kasimati.
Inaugurato il 28 ottobre 1981, il Museo Storico Nazionale di Tirana, occupa un’area di 27.000 metri quadrati, di cui 18.000 metri quadrati sono destinati alle esposizioni. Questo imponente edificio fu progettato dall’architetto albanese Enver Faja.
Per costruire il Museo Nazionale di Storia, è stato necessario demolire l’ex Palazzo comunale di Tirana. Al suo ingresso principale, troverete un imponente mosaico intitolato “Gli Albanesi,” un’opera realizzata da vari artisti contemporanei che raffigura la storia del popolo albanese.
Il Museo Nazionale di Storia è suddiviso in diverse sezioni tematiche che coprono un ampio spettro della storia e della cultura del paese.
Tra queste troviamo:
- Antichità: Qui è possibile esplorare le radici storiche dell’Albania, con una collezione di reperti e oggetti antichi.
- Medioevo Feudale: Offre una panoramica della storia medievale dell’Albania, con una ricostruzione storica del periodo di Skanderbeg e una preziosa collezione di icone, tra cui numerosi capolavori del pittore greco-albanese Onufri.
- Cultura Albanese: Celebra l’identità culturale dell’Albania attraverso una varietà di esposizioni che spaziano dalle tradizioni alle arti.
- Diaspora Arbëreshe: Si esplora la diaspora arbëreshe, la dispersione del popolo albanese in altre regioni e paesi.
- Rinascita Romantica Nazionale (Rilindja): Questa sezione si concentra sul periodo della rinascita romantica nazionale albanese, un periodo cruciale per la formazione dell’identità albanese moderna.
- Partecipazione Albanese alla Rivoluzione Spagnola del ’36: Si esamina il coinvolgimento degli albanesi nella Rivoluzione Spagnola del 1936.
- Resistenza Partigiana al Nazi-Fascismo nella Seconda Guerra Mondiale: Racconta la storia della resistenza partigiana al nazi-fascismo durante la Seconda Guerra Mondiale in Albania.
- Periodo dello Stato Comunista: Qui è possibile approfondire la storia del periodo comunista in Albania e il suo impatto sulla società e sulla cultura.
- Storia Filatelica: Dedicata alla storia della filatelia in Albania.
- Madre Teresa: È dedicato alla figura di Madre Teresa, un’icona mondiale originaria dell’Albania.
- Visita di Giovanni Paolo II in Albania: Qui si ricorda la visita storica di Papa Giovanni Paolo II in Albania.
Ma vediamoli più nel dettaglio scoprendo tutto quello che possiamo trovare al loro interno.
Padiglione dell’Antichità
Il Padiglione dell’Antichità costituisce una delle sezioni più rilevanti e ricche all’interno del Museo Storico Nazionale, e ospita una collezione di ben 585 reperti. Questi oggetti in esposizione abbracciano un ampio arco temporale, partendo dal Paleolitico Superiore, un’epoca in cui la cultura preistorica fioriva vigorosamente in questa regione, per giungere fino al periodo dell’Alto Medioevo (dal IV all’VIII secolo d.C.).
Tra i pezzi più significativi spiccano gli oggetti provenienti dall’insediamento preistorico di Maliq, che testimoniano il vibrante periodo del Neolitico, abbracciando un periodo che va dalla metà del quarto millennio fino a circa il 2600 a.C.
Gli oggetti esposti includono monete in argento e bronzo con incisi i nomi dei sovrani illirici dei centri di Durazzo, Apollonia, Scutari, Byllis e Amantia, scoperti nelle province dell’Illiria meridionale tra il IV e il III secolo a.C. Questi reperti indicano un’economia robusta e una cultura illirica vibrante nell’antichità.
Particolarmente impressionanti sono le sculture della scuola Apolloniates, considerate tra le più belle opere scultoree del loro tempo, risalenti al VI secolo a.C. Inoltre, nella collezione spiccano il mosaico rappresentante la “Bellezza di Durazzo” datato al IV secolo a.C., la testa di Artemide risalente al III secolo a.C., una rappresentazione antropomorfa del fiume Voiussa datata al III o II secolo a.C., la testa di un uomo realizzata in pietra calcarea nel V secolo d.C., nonché vasi decorati con figure rosse e altri manufatti di notevole interesse.
Non meno significativa è la collezione di reperti provenienti dalla Tomba Monumentale della Bassa Selca a Pogradec (III secolo d.C.).
Padiglione del Medioevo
Nel Padiglione del Medioevo, i visitatori possono immergersi nell’evoluzione economica, sociale, politica e culturale dell’Albania che va tra il VI e il XV secolo. Una particolare attenzione in questo padiglione è riservata al Principato di Arber. La trasmissione del potere da Skuraj a Topiaj è enfatizzata dall’emblema araldico di Carlo Topia, collocato nel portale monumentale del monastero di Giovanni Vladimir a Elbasan. Un elemento di notevole importanza nel Padiglione del Medioevo è l’Epitaffio di Gllavenica, risalente al 1373. Tramite le fotografie, documenti e oggetti, viene narrata la storia della resistenza contro l’occupazione ottomana, guidata dagli albanesi sotto la guida di Skanderbeg, che personifica questa eroica resistenza.
Padiglione dell’Iconografia Albanese
All’interno di questo padiglione, è possibile ammirare una preziosa collezione di 70 opere d’arte dell’arte post-bizantina in Albania, che comprende icone, un proskynetarion (leggio), diverse coppie di porte sacre e iconostasi. Questi oggetti provengono da diverse chiese, tra cui Argirocastro, Elbasan, Fier, Berat, e così via, risalenti dal XVI secolo agli inizi del XIX secolo.
Qui sono esposte le opere dei più rinomati pittori che hanno lasciato un’impronta indelebile nelle chiese dell’Albania, Macedonia e Grecia. Seconda solo al Museo di Arte Medievale di Korça, tra questi maestri figurano nomi illustri come Onufri, Onufri Cipriota, David Selenica, Kostandin Shpataraku, Kostandin Jeromonaku, i fratelli Zografi, i fratelli Çetiri e Mihal Anagnosti. Di particolare rilievo è l’iconostasi, lo schermo dell’altare decorato con icone, proveniente dalla chiesa del monastero di San Giovanni Vladimir a Elbasan.
Padiglione del rinascimento nazionale albanese
Il Padiglione del Rinascimento rappresenta una delle sezioni più ricche di oggetti originali, documenti storici, libri, fotografie, bandiere nazionali, armi, banconote e altre preziose testimonianze culturali. La stragrande maggioranza di questi oggetti riveste un’importanza unica nella storia e nella cultura degli albanesi. Le esposizioni presentate nelle vetrine di questo padiglione risalgono dalla metà del XIX secolo fino al 1912. Tra i reperti di particolare rilevanza nazionale, spicca la bandiera della Società patriottica “Desiderio” della colonia albanese di Sofia, in Bulgaria. Inoltre, i visitatori possono ammirare da vicino la scrivania e la collezione di libri appartenuti a uno dei principali ideologi dell’ideologia nazionale albanese, Sami Frashëri (1825-1904).
Padiglione del periodo di indipendenza
Il Padiglione dell’Indipendenza illustra i momenti chiave della storia dal 1912 al 1939, successivi alla Dichiarazione di Indipendenza del 1912. La proclamazione dell’indipendenza dell’Albania dall’Assemblea Nazionale di Valona il 28 novembre 1912 e la costituzione del Governo provvisorio albanese rappresentano due momenti cruciali nello sviluppo dello stato albanese. All’interno di questo padiglione, vengono esplorati gli eventi della Conferenza degli Ambasciatori a Londra (1912-1913). Nello stesso padiglione, viene dedicato uno spazio all’importante contributo patriottico di Fan S. Noli, una figura di spicco nella storia nazionale albanese e nello sviluppo dello stato nel XX secolo.
Padiglione della guerra antifascista
Questo padiglione, attraverso la sua collezione di 220 oggetti, narra gli eventi che vanno dalla Guerra di Valona del 1920 fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale del 1945. sso documenta le reazioni di vari intellettuali albanesi durante gli anni ’20 e ’30 di fronte all’ascesa al potere del fascismo in Italia.
Il padiglione commemora anche i volontari albanesi che parteciparono alla Guerra di Spagna, oltre a ospitare numerose reliquie dei martiri e degli eroi nazionali che sacrificarono le loro vite nella lotta contro il fascismo e il nazismo. Si pone un’attenzione particolare sul contributo degli alleati potenti, tra cui britannici, sovietici e americani, e sul ruolo delle loro missioni in Albania. Inoltre, sono presenti documenti che testimoniano il sostegno, l’accoglienza e la protezione offerti alla popolazione ebrea durante il periodo bellico, un segno del profondo umanesimo del popolo albanese.
Padiglione del terrore comunista
Il Padiglione del Terrore Comunista è stato aperto al pubblico nel 2012. Questo spazio ospita una collezione di documenti, fotografie e oggetti che appartengono al periodo del sistema monopartitico in Albania, che si estende dal 1945 al 1990. Per arricchire ulteriormente il valore storico di questo padiglione, sono state incluse sequenze di film fornite dalla Central Film Archives.
Una parte significativa del Padiglione è dedicata ai materiali documentari e alle fotografie che documentano le operazioni di repressione condotte contro le forze anticomuniste, le attività di una corte speciale che perseguiva gli oppositori politici durante il periodo bellico e la repressione dell’opposizione anticomunista. Inoltre, sono esposti nelle vetrine, oggetti e reliquie che un tempo appartenevano a persone condannate o giustiziate dal regime di quegli anni.
Padiglione di Madre Teresa
Il Padiglione dedicato a Madre Teresa di Calcutta celebra la sua famiglia, la sua vita e il suo straordinario lavoro caritatevole. Questo luogo permette ai visitatori di esplorare l’impegno umanitario che le è valso numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il Premio Nobel per la Pace. All’interno del padiglione, sono esposte fotografie che ritraggono Madre Teresa con personalità di fama mondiale, tra cui Jacques Chirac, Bill Clinton, Tony Blair, Ibrahim Kodra, e altri. Inoltre, gli oggetti personali utilizzati da Madre Teresa suscitano grande interesse tra le migliaia di visitatori del Museo Nazionale di Storia.
Il Museo Storico Nazionale di Tirana è aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 17 e si trova in Piazza “Skënderbej”, Bulevardi “Zogu I”, Tiranë.
Informazioni utili
Indirizzo: Sheshi Skënderbej 7, Tirana 1001, Albania
Telefono: +355 4 222 3977

