Biblioteca Nazionale d’Albania

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Andiamo alla scoperta del patrimonio culturale di Tirana, immergendoci nelle pagine di libri antichi e opere rare custodite nella Biblioteca Nazionale dell’Albania, scoprendo i segreti e le ricchezze nascoste che fanno brillare la storia letteraria di questa affascinante città.

Biblioteca Nazionale dell’Albania

La Biblioteca Nazionale Albanese (in albanese Biblioteka Kombëtare e Shqipërisë) trova la sua dimora sia nel prestigioso Palazzo della Cultura a Tirana che nel nuovissimo complesso situato nella vivace piazza Skanderbeg.

La Biblioteca Nazionale d’Albania conserva al suo interno una collezione di oltre 1.035.885 unità, comprendenti libri, periodici, carte geografiche, atlanti, microfilm e una ricca varietà di altri materiali preziosi.

Oltre ad essere una fonte inesauribile di informazioni, la Biblioteca Nazionale Albanese si distingue anche come un archivio di notevole importanza, conservando un patrimonio documentario significativo dedicato alla cultura balcanica e albanese. Un luogo dove il passato si intreccia con il presente, rendendo la Biblioteca Nazionale un faro luminoso della conoscenza nella vibrante città di Tirana.

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Storia della Biblioteca Nazionale d’Albania

La Biblioteca Nazionale d’Albania ha una storia che affonda le radici nel lontano 10 luglio 1920, quando fu istituita presso la sede del Ministero della Pubblica Istruzione a Tirana.

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il suo patrimonio librario superava già i 100.000 volumi, una cifra destinata a crescere costantemente, soprattutto grazie al decreto emanato il 31 maggio 1948. Con questa importante legge, la Biblioteca Nazionale assumeva il ruolo di deposito legale, accogliendo e conservando tutte le pubblicazioni prodotte sul suolo albanese.

Il 1966 segnò una tappa significativa nella sua evoluzione, quando la biblioteca fu trasferita nell’imponente edificio del Palazzo della Cultura di Tirana, una sede che continua a ospitare e alimentare il suo ruolo cruciale nelle dinamiche culturali del paese. Un viaggio attraverso il tempo che testimonia la perseveranza della conoscenza, poiché oggi la Biblioteca Nazionale, ancorata nel cuore di Tirana, continua a svolgere con dedizione le sue fondamentali funzioni culturali.

La Biblioteca Nazionale d’Albania, si dedica principalmente alla raccolta e alla conservazione integrale del patrimonio scritto legato al popolo albanese. Inoltre, agisce come il deposito legale ufficiale, assumendo la responsabilità di raccogliere e preservare tutte le pubblicazioni prodotte sul territorio nazionale. Oltre a ciò, funge anche da centro professionale per la formazione del personale bibliotecario e pubblica il periodico scientifico intitolato “Bibliothecae”.

Nel cuore della biblioteca, si custodisce con cura delle opere rare e preziose che trova riparo nel fondo speciale dedicato alle antichità. Più di 2.448 di queste opere, pubblicate tra il XV e il XVIII secolo, sono catalogate con cura.

Questo eccezionale assortimento comprende sia opere in latino che in albanese, provenienti da autori come Gjon Buzuku, Pjetër Budi, Pjetër Bogdani, Franc Varibobës e anche da celebri umanisti albanesi come Marino Barlezio, Marin Beçikemi e Demetrio Franco.

Il più antico tesoro di questa collezione è rappresentato dall’opera “Epistolae de Conventu Mantvano” di Papa Pio II, risalente al lontano 1473 e pubblicato a Milano.